L’unico modo sensato di vivere è senza regole.
 – Joker (Il cavaliere oscuro) –

 

Ben Trovati, visto il feedback positivo ripropongo lo schema a “spunti”, che per altro ha la pregevole caratteristica di arginare il senso di onnipotenza che da lo scrivere, facendo talora sproloquiare.
Capitolo Campionato, la mia Virtus fa fuori anche Varese dopo che in settimana aveva superato di slancio Andorra: Opinione mia, che auspico venga smentita dai fatti, questa Versione della V nera non vincerà alcunchè quest’anno, in Italia come in Europa: troppo forte Milano in Casa, troppo agguerrita la concorrenza in Eurocup, che per altro affida al coin flip dello stato di forma della settimana delle finals l’esito della competizione.
Ma sapete che vi dico? chissenefrega della vittorie, la formazione felsinea è un balsamo sulle ferite di qualsiasi amante della pallacanestro: la ricerca “d’annunziana” del colpo ad effetto non sarà viatico di successo, ma aiuta a mettere nel Dna della squadra, e in ottica nazionale dei Ricci, Baldi Rossi e in futuro Pajola, un po’ di quella sana presunzione senza la quale è dura competere ai massimi livelli, specie se madre natura non ti ha dotato di fiscità debordante. A ciò si aggiunge una volontà di programmazione e di crescita graduale della società, il cui sbocca sarà credo l’accoppiata Palazzetto-Eurolega, che è rara come un unicorno in una serie A affetta contemporaneamente da miopia e presbiopia.
Lunga vita, dunque,  alle letture, ai passaggi no look, persino alle palle perse del dinamic duo serbo che mi pare abbia sufficientemente in mano la squadra. (nota a margine, se invece di naturalizzare Brooks, Maestranzi e Burns si riuscisse a sopperire all’endemica mancanza di centri con uno come Gamble, la nazionale ne trarrebbe sicuro giovamento)
Pall Ts  vince la seconda in fila con tanti saluti alle Cassandre,  e dopo 5 giornate di campionato è a +4 dalla zona retrocessione, unico dato negativo in ottica salvezza l’asfaltata presa dalla F a Roma, che lancia i capitolini a 6 punti.
Non vorrei vantarmi..ma ve l’avevo detto, e ora aspetto di vedere rimangiate le messe da requiem che si stanno suonando in onore di Milano (vista in settimana ad Atene, occhio perchè balbetteranno in campionato ma sono solidi in maniera stravolgente, e quando rientra anche nedovic il q.i. a disposizione di Messina lieviterà) e di Venezia, che alla fine se la giocheranno tra di loro, con Virtus terza incomoda e Sassari o qualche sorpesa a completare il quadro.
Punto 2, è notizia di oggi, lunedì, che il TAR ha ammesso con riserva la formazione TAM TAM Basket, composta da ragazzi figli di immigrati e privi della cittadinanza italiana, campioni regionali campani U15,  al campionato Under 16 eccellenza.
Siamo di fronte all’ennesima notizia che certifica la superficialità e l’allergia alle regole di questo disgraziato paese, quindi urge fare chiarezza, cercando di evitare le opinioni personali
(per totale onestà, a me pare che integrazione voglia dire culture diverse e modi di vivere diversi che si incontrano, questa mi ricorda la ripartizione figli dei tossici/figli di chi ha commesso reati contro il patrimonio del primo film di CHecco Zalone. A Caserta, per restare in zona,  da anni gioca una squadra di calcio amatoriale che mescola persone di ogni cultura e etnia, e mi pare un esempio migliore;  ma è personale, e poco influisce sul seguente ragionamento)
1) Il provvedimento è cautelare, l’udienza verrà discussa il 5 novembre, quindi sto polverone giuridicamente è assurdo (per farla facile, è come quando ci si strappa i capelli se vengono concessi i domiciliari PRIMA del processo: si valutano cose diverse dalla colpevolezza, c’entra il merito ma non solo quello)
2) La Norma della FIP non esclude alcun ragazzo straniero dall’attività di Base, dì più, se si viene tesserati nella categoria U13, NON ESISTONO LIMITAZIONI, Si può fare squadre anche di 12 stranieri.
==> sono di qualsiasi nazionalità e gioco U13 in Italia, posso giocare poi tutti i campionati giovanili, di base o eccellenza.
3) Eventuali limitazioni successive ineriscono alla SOLA eccellenza, i campionati regionali rimangono liberi.
==> l’accesso all’Eccellenza è limitato solo per i ragazzi stanieri non tesserati dalla categoria u13, limitato, non escluso, massimo due per squadra, norma posta per evitare l’ignobile tratta di ragazzi da paesi meno fortunati presi a cassette intere (perchè da merce sono trattati, come le arance) per vincere lo scudettino di categoria poi quello capace si rivende facendoci su bei soldini, e gli altri ciao e grazie.
Oggi la gente esulta, Siamo Tutti Tam Tam, ma ci siamo chiesti le conseguenze di una eventuale pronuncia in tal senso? no.
Purtroppo, lo diceva Montanelli e nulla è cambiato, questa è la totale mancanza di senso dello stato dell’italiano medio (minuscola voluta): in ogni regola vediamo un’imposizione dell’istituzione proterva, e non ci fermiamo mai a ragionare sul fatto che magari quelle regole siano state scritte per tutelare i consociati o una categoria di essi.
Siamo al solito in un paese che nega, nel suo complesso, il valore delle regole, dove le leggi si sgretolano di fronte alla deroga costante, “eh tanto io so” ” ma si ma non vale per cose piccole” di cui la mitologia sui governi non eletti dal popolo è un sintomo: nella Gotham City immaginata dal folle nichilistico Joker di Heath Ledger l’italiano medio si troverebbe a proprio agio, tanto vive già come se le regole non esistessero, quando non diventa comodo ricordarsene, dal che deduciamo che manca anche quella coerenza e quel rigore nel volere il Caos che vuole il Nemico di Batman, che ne esce meglio di noi.
Ma tanto è più facile commuoversi e dare dei razzisti alla Federazione e a chi non canta col coro pietistico (e credo per chi legge i miei pezzi che sia sufficientemente chiaro cosa penso con riguardo a certe figurine che “non sono razziste ma..”, e che magari ci fan su le carriere politiche, o meglio, parti di esse stante la loro lunghezza) del “Poveri ragazzi”.
Aspettiamo fiduciosi la sentenza, ma se essa liberalizzerà l’accesso all’eccellenza vedremo piovere i mercanti di sedicenni provenienti dai 5 continenti, e che nessuno OSI lamentarsi, dopo che ha cianciato di Federazione Obsoleta, di inutili regole e via cosi.
Bene, quello che avevo da dire per la settimana l’ho detto, e mi accorgo rileggendo di aver delirato abbastanza, ma, come direbbe Corrado Antonini “No xe mai un mal se no xe un ben” perchè vi posso parlare della nuova iniziativa di Media House: per dare tregua alle persone che eroicamente mi leggono, ed evitare che sprofondino in una follia autodistuttiva simil Joker,  intervalleremo la pubblicazione di Carta bianca con una serie di racconti, alcuni autoconclusivi, altri a puntate, che toccano l’ambiente Basket.
Visto che a noi le cose semplici notoriamente non piacciono, questi racconti sono inseriti nello stesso universo narrativo, una fetta immaginaria di circa 70 Km che vanno dall’appenino alla riviera Adriatica con i paesi, immaginari anch’essi off course, di Borgo al Monte e Porto del Sole.
Ogni riferimento a fatti o persone sarà, lo dico sin d’ora, puramente casuale, ma se a qualcuno di voi sembrerà di ritrovarci le atmosfere dei tornei e dei luoghi che partono da Pesaro a Nord e attraverso il corso del Metauro e la riviera fermana giungono a Roseto degli Abruzzi, sappiate che il cuore è lì.
Si inizia la prossima settimana con un racconto a tema Halloween, speriamo di farvi cosa gradita, se così non fosse, come sempre Non sparate sul Pianista.
A Presto
P.S. Allianz Dome Sabato Sera: non serve nemmeno commentare. Ciao Sveva.

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